Alla mente che ha ispirato il mio cuore con
arditezza d'immaginazione piacque dotarmi
le spalle di ali e condurre il mio cuore verso
una meta stabilita da un ordine eccelso, in
nome del quale è possibile disprezzare e la
fortuna e la morte. Si aprono arcane porte
e si spezzano le catene che solo pochi
elusero e da cui solo pochi si sciolsero.
Mentre mi incammino sicuro, felicemente
innalzato da uno studio appassionato, divengo
guida, legge, luce, vate, padre, autore, via.
Mentre mi sollevo da questo mondo verso altri
mondi lucenti e percorro da ogni parte l'etereo
spazio, lascio dietro le spalle, lontano,
lo stupore degli attoniti.
(De l'infinito, universo e mondi, 1584)
Giordano Bruno
Condannato per eresia dal tribunale della Santa Inquisizione, il 17 febbraio dell'anno giubilare 1600, dopo che gli fu serrata la lingua con una morsa, perché non potesse più parlare, fu condotto a Campo de' Fiori, denudato, legato e arso vivo. Le sue ceneri disperse nel Tevere, banditi e distrutti i suoi scritti.